Per far sì che la nostra vita cambi, siamo noi a dover
cambiare.
Questo, il messaggio fondamentale del film,
diretto da Mike Newell.
Una maggiore apertura verso l’esistenza e
verso le altre persone, favorita da una vacanza intesa come
distacco dal proprio angusto microcosmo familiare e dai noiosi
ritmi scanditi dalle solite abitudini, conduce
queste donne a dare un nuovo senso alla loro vita.
Si lo so siamo a febbraio e non ad aprile , ma comunque questo film è da vedere . Io l'ho visto nel pomeriggio di ieri ,da sola , in perfetto silenzio ,con una tazza di te caldo, assaporando ogni dialogo e ogni battuta del film. Bellissimo il paesaggio e le fotografie, dialoghi delicati, raffinati e profondi, insomma una chicca.... perfetto poi pre chi ama i glicini e il sole. Ambientato in un castello medievale della costa ligure.....
Il film è tratto da un romanzo della scrittrice Elizabeth von Arnim (adoro questa grande donna!!!).
TRAMA.....
Londra, 1922. Questo è l’annuncio che Lotty Wilkins legge sul Times in una mattina fredda e piovosa. Oppressa da un’esistenza monotona e da un marito pedante, Lotty vede in quell’annuncio una luminosa possibilità d’evasione. Contatta così Rose Arbuthnot, una donna che conosce solo di vista, proponendole di prendere in affitto il castello e di partire insieme per una vacanza. Rose, a sua volta infelice e annoiata, vive un rapporto matrimoniale freddo e distaccato; così, dopo qualche iniziale perplessità e molti scrupoli, accetta la proposta di Lotty.
Per dividere le spese del costoso soggiorno italiano, Lotty e Rose pubblicano un annuncio e trovano altre due compagne di viaggio: Lady Dester, una ragazza ricchissima, viziata e desiderosa di abbandonare per un po’ la mondanità, e Mrs. Fisher, un’anziana vedova arcigna e devota ai ricordi del passato.
Sono dunque quattro donne diverse, per carattere ed estrazione sociale, quelle che si ritrovano a trascorrere il mese d’aprile nel castello italiano in riva al mare. A contatto con le bellezze naturali della Liguria, immerse nella gradevole serenità del clima mediterraneo e libere di trascorrere le giornate facendo ciò che desiderano, senza un marito o un uomo a controllarle, le quattro donne a poco a poco riscoprono il loro equilibrio interiore, acquistando sicurezza, audacia e ottimismo. Qualche temporaneo dissapore, poi, non rovina l’armonia dell’insieme, ma è anzi un’occasione per conoscere meglio se stesse e per superare certi rigidi formalismi. Inoltre non resteranno sole a lungo.
E' uno di quei film che ti lascia dentro qualcosa.....come queste frasi:
Ho sprecato tanto di quel tempo ad essere bella... | |
|
|
Sono certa che è uno sbaglio continuare ad essere buoni fino al punto da diventare infelici. [...] Io ho cominciato a fare cose per gli altri fin da quando ero una bambina piccola. E non penso di essere amata di più per questo. | |
|
|
Riflettete: non è meglio sentirsi giovani in qualche luogo piuttosto che vecchi in ogni luogo? C'è tempo per sentirsi di nuovo vecchi. | |
|
Bellissimo!! L'ultima frase mi ha colpito molto!!!
RispondiEliminaUn abbraccio
Francy
Ciao cara...
RispondiEliminaCapito da te...da un'altro blog.
La sesconda!!!
LA SECONDA FRASE...è...DA FAR RIFLETTERE!!!
Bel POST!
Complimenti... ;o) NI
Ciao Ornella,grazie per avermi ricordato l'esistenza di "Una gita al faro" di Virginia Woolf,è un libro che ho letto tanti anni fa e penso sia conservato ancora negli scatoloni in soffitta. Appena avrò un po' di tempo andrò a cercarlo per leggerlo nuovamente. Felice notte dolcissima Ornella. Gilda
RispondiEliminaMa quando è uscito questo film? Me lo sono perso... devo assolutamente vederlo! Grazie!
RispondiEliminaAnche a me, come a Raffaella, questo film è sfuggito.
RispondiEliminaPensare che mi piace moltissimo Elizabeth von Arnim. Voglio vederlo anch'io :)
Grazie di questa bella segnalazione, Ornella!
Ciao,
Lara
This looks great! Thank you for sharing...maybe I can get it through Netflix. Happy Day!
RispondiEliminaNon visto... ottimo spunto!
RispondiElimina