E' una gioia vederla crescere così rapidamente , non faccio in tempo a dirigerne i rami che già ce ne sono degli altri che s' insinuano dove meglio credono
Così ogni mattina sono lì ,puntuale, ad indirizzarla e seguirla.
Mi sembra una scolaretta indisciplinata che si distrae a giocherellare per strada ,invece di andare a scuola.
E mi viene in mente mia nonna che mi ripeteva come una nenia:"Prima il dovere e poi il piacere" ogni qualvolta non avevo voglia di fare ciò che mi chiedeva
Il dovere fatto con piacere è difficile da realizzare specie quando si è costretti a seguire certe direttive imposte da altri o per un quieto vivere.
Il piacere si trasforma sempre in dovere quando ci mettiamo davanti un "devo" E' un termine che ci allontana dal nostro sentire, da ciò che VOGLIAMO, da noi, per rispettare qualcosa che invece arriva da input esterni a noi.
Ci penso un po su , la calura estiva mi da alla testa per cui tolgo tutti i legacci ai tralci dell'ipomea e la lascio libera di andare dove meglio crede ,tanto non penso che andrà così lontano quassù
In compenso pensando di non avere imposizioni di sorta ,crescerà rigogliosa, divertendosi .
Ottima scelta, liberiamo e liberiamoci!
RispondiEliminaBuona estate, cara Ornella. ♥
Mi piace il tuo commento mia cara Verbena."Liberiamo e liberiamoci" potrebbe essere un motto, per vivere secondo i dettami del nostro sentire così i piaceri e i doveri potrebbero camminare a braccetto
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