Dal terrazzo, il mio paese assomiglia ad una nave dalle vele ammainate .
Una nave che si è schiantata con durezza su di un enorme scoglio e giace lì , dormiente. Solo l'occhio del campanile batte ancora l'ora.
Tanti anni sono passati , le violente onde della vita non lo hanno scosso, lui rimane lì in quella porzione di spazio , immobile... triste, arruginito, logoro.
Tutto cambia intorno, ma lui non sembra rendersene conto; non sembra neanche anelare il mare, sembra stanco di provare, persino di pensare.
Sembra rassegnato alla sua fine...
In una sera come questa , in cui la pace avvolge questo paese ,vorrei che si alzasse un forte vento ,ma così forte da gonfiare quelle vele e disincagliarlo, mandandolo al largo.
Ma bisogna che qualcuno le alzi quelle benedette vele....
Cara Ornella, sono d'accordo, anche il paese Italia avrebbe bisogno di un forte vento per disincagliarlo e farlo uscire dalle nebbie di questa crisi. Stiamo andando alla deriva e non per colpa nostra, purtroppo! Buona estate Verbena*
RispondiEliminaConcordo con te . Ci vorrebbe un cambio di rotta...Buona estate anche a te.
RispondiEliminaCiao Ornella, c'è malinconia in questo post, e forse anche un po' di insoddisfazione... o forse sto proiettando emozioni mie. Perché io mi sento un po' come il tuo paese, con le vele ammaninate e non riesco a trovare quel vento...
RispondiEliminaBuon fine settimana
Cinzia
Ciao Cinzia è vero traspare un pò di malinconia. Non so li da voi al nord, ma qui al sud i paesini sembrano abbandonati e quel che è peggio questa crisi sta facendo diventare tutti un po tristi e depressi . C'è in giro una insicurezza ed una precarietà che rende difficile ogni slancio ogni iniziativa. Aspettiamo il vento propizio! Un caro saluto
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