martedì 29 gennaio 2013

Cucinare insegna il concetto d'attesa

 Cucinare è l'atto supremo di accudimento, e non comincia davanti ai fornelli ma molto prima. Cucinare Con e per l'Altro, cura l'anima il cuore e la mente.

 Quanti e quali significati nascosti si celano dietro le azioni del cucinare e del mangiare , che proprio perchè  quotidiane sembrano secondarie.



 Cucinare è un atto di generosità,
 è un anti depressivo,
 è un modo di volersi bene,
 è un modo di voler bene agli altri,
 è un mezzo per tramandare il sapere familiare,
 è un mezzo per abbattere le barriere culturali,
 libera la nostra creatività.
Vi sembra poco? Riflettete a quante cose si nascondono dietro ad una semplice azione. E poi, cucinare insegna anche il senso dell'attesa.
Un' attesa  da vivere positivamente, pre-gustando  ciò che sarà. Insomma un'attesa BUONA un GODERCI  l'attesa, forse ne capiremo il suo valore....

5 commenti:

  1. Il favagello già fiorito! Ma già, tu sei in Puglia. Bellissimo l'accostamento fra il favagello e le arance. Tutto vero per l'atto del cucinare, infatti, da depressi, non se ne ha più voglia.Ciao!

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  2. Ciao Vitamina ,che piacere risentirti, colgo l'occasione per farti gli auguri per il tuo libro fresco di stampa, sono sicura che avrà un gran successo.
    Non sapevo che questa margheritina si chiamasse favagello, io lo chiamo caltha
    Cucinare tutti i giorni, è vero, a volte fa venire la noia, ma se si possiede un buon appetito ritorna sempre il gusto per la vita e per la cucina.
    Un forte abbraccio

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  3. Tes photos sont superbes, les compositions que tu as faites sont très belles !
    Bonne journée Ornella.
    Cath.

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  4. Ciao Cath, bentrovata. Grazie per gli apprezzamenti, una buona giornata anche a te.

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