lunedì 31 ottobre 2011

Arrivederci, a presto...


 Solo un breve post per augurarvi un buon inizio mese e per salutarvi .
Dopodomani parto e ci risentiremo tra quindici giorni.
Questo mare mi attende....sono sicura che sarà una bellissima esperienza.

Ritornerò con molte cose da raccontarvi.... spero
Intanto mando a voi tutte un caloroso abbraccio e un sentito ringraziamento per i vostri auguri, anche a nome di mia di figlia
Aspettatemiiiii......a presto!

venerdì 28 ottobre 2011

Lasciare il mio paese

 Lasciare il mio paese , mi da una certa inquietudine! E' la prima volta che faccio un viaggio così lungo, ben 12 ore di volo.
Vado dall'altra parte del mondo, vado dove  il mio sole va a  tramontare ogni sera.
Da piccola mi chiedevo "chissà dove il sole va a dormire?"
Bene ora seguirò il suo tragitto e NON CI SARà LA NOTTE!
 Lascio il mio paese e l'Italia per andare in sud America, mia figlia si sposa a Caracas . Sono in ansia ....sopratutto per l'aereo che dovrò prendere
 Volevo sempre spiccare il volo, avere un paio d'ali come quelle della mia statua della libertà ;  e volare via da questo piccolo paese....ed ora che il momento è arrivato mi prende l'agitazione! Come è difficile rompere le abitudini consolidate nei gesti quotidiani nel corso di mezzo secolo!

martedì 25 ottobre 2011

LAUREA

Domani, giorno importante ! Si laurea mio figlio  in Scienze Politiche. 
Conclude un ciclo di studi durato "21" anni, dall'asilo alla laurea. Per noi genitori è una gran gioia , speriamo che riesca ad entrare nel mondo del lavoro e mettere in pratica le nozioni apprese in questi anni. Lo so che non è facile ...poveri giovani, ma speriamo per il meglio .
Vorrei solo dirgli che se gli studi si concludono , la vita però è un lento e continuo tirocinio, tanto lento da non concludersi mai.....

.

domenica 23 ottobre 2011

Guardare in basso vol. II


     Anche oggi piove , domenica da passare dunque a casa , per cui colgo l'occasione e vi presento il secondo volume di fotografie fatte in città. 
Riguardandole tutte,mi accorgo di quanto siamo sempre più soli ,anche nelle grandi città.





 Il telefono sostituisce la lettera e l’incontro, la rete sostituisce la piazza. Progressivamente entriamo all’interno di un mondo virtuale (non per questo tuttavia meno reale), nel quale si modifica la nostra percezione, ma anche principalmente il nostro modo di interagire con gli altri e persino con noi stessi.
La città moderna è un concentrato di solitudini cristallizzate in un’edilizia povera ormai di luoghi di riferimento e di incontro  e gli  schermi dei nostri  nostri computer saranno gli unici spazi non sovrastati dal rumore, dalla incomprensione e dalla assenza di comunicazione individuale.





 Nell’era della globalizzazione e di Internet  ha cominciato a realizzarsi l’astratta struttura delle città del futuro, in cui vivranno affollate solitudini.


Mi piace concludere questa carrellata di immagini con una che mi piace molto ,sperando che il sentimento dell'amore vinca sempre su tutto. L'amore che annulla le varie solitudini...a volte basta una stretta di mano, un sorriso o una carezza.

mercoledì 19 ottobre 2011

Un anno in più che se ne va

 I compleanni ad una certa età non si dovrebbero festeggiare più....ma visto che mi lamento spesso di sentire come un vuoto, dovuto  dico io ai miei cali di zuccheri nel sangue, i miei figli hanno pensato bene di regalarmi una torta al cioccolato.....con su scritto :"per i tuoi cali di zuccheri"
 Davvero spiritosi....per cui mando a quel paese la dieta e faccio la mia scorpacciata di zuccheri....Vi giuro che dopo sono molto, ma molto più dolce ,e trattabile...
Non starò esagerando? Si colmeranno i vuoti ... ma di sicuro si alzerà la glicemia!

martedì 18 ottobre 2011

Solo un giorno

 La mia Ruellia Brittoniana cresce a vista d'occhio... ha superato la finestra, e ora  mi toglie un po d'aria e di sole , dovrò pensare per lei una nuova collocazione. Un po mi dispiace , perchè è da primavera che mi regala fiori ininterrottamente.
 Ogni mattina mi accoglie con fiori nuovi viola, aperti e delicati come fossero di carta velina....
  Si aprono in tutta la loro bellezza ,giocano con le api assorbono tanta acqua e sole e...

 all'imbrunire, ....punf ...cadono giù
 lasciano il posto al nuovo  . Non ho mai visto un fiore  durare così poco . Ogni mattina, mi fa pensare: "Cogli l'attimo tra un po non ci sarò più"...Per me sta diventando un fiore terapeutico! Ma se continuo così... non so dove tutto ciò mi condurrà.

sabato 15 ottobre 2011

Ritratti

Lezioni di ritratto al corso di fotografia....
Ho fatto il ritratto al mio papà...


Henri Cartier Brasson , il grande fotografo francese  , diceva :  Lasciamo che le foto parlino da sé ...
  Le immagini non hanno bisogno di parole, di un testo che le spieghi, sono mute, perché devono parlare al cuore e agli occhi”.

venerdì 14 ottobre 2011

parole d'amore

Ieri , 29 anni di matrimonio....sono tanti , ma li ho percorsi camminando fianco a fianco ad un compagno meraviglioso.
Lungo il cammino siamo inciampati e  caduti , ci siamo aiutati a rialzarci.  Abbiamo sbagliato strada e siamo tornati indietro: correggendo il nostro  passo. Quando uno accellerava l'altro aumentava la sua andatura , quando uno stanco si fermava: l'altro era lì, pronto ad incitarlo . Non abbiamo mai perso di vista la nostra meta,  abbiamo guardato sempre  nella stessa direzione.
Abbiamo superato grandi ostacoli, passaggi spinosi, schivato pozzanghere, intemperie: ma lo abbiamo fatto sempre tenendoci per mano.
Non ci siamo mai voltati indietro, rammaricati per aver intrapreso questa strada, o imprecato, o domandati come sarebbe stato se avessimo imboccato un'altra via.
Mano nella mano  con gioia, siamo andati avanti , lasciandoci dietro dolcissime orme....
TI AMO

Le tue mani sono la mia carezza,
i miei accordi quotidiani
ti amo perché le tue mani
... si adoperano per la giustizia
se ti amo è perché sei
il mio amore la mia complice e tutto
e per la strada fianco a fianco
siamo molto più di due
i tuoi occhi sono il mio esorcismo
contro la cattiva giornata
ti amo per il tuo sguardo
che osserva e semina il futuro
la tua bocca che è tua e mia
la tua bocca che non si sbaglia
ti amo perché la tua bocca
sa incitare alla rivolta
se ti amo è perché sei
il mio amore la mia complice e tutto
e per la strada fianco a fianco
siamo molto più di due
e per il tuo aspetto sincero
e il tuo passo vagabondo
e il tuo pianto per il mondo
perché sei popolo ti amo
e perché l’amore non è un’aureola
né l’ingenuo finale di una favola
e perché siamo una coppia
che sa di non essere sola
ti voglio nel mio paradiso
ossia quel paese
in cui la gente vive felice
anche senza permesso
se ti amo è perché sei
il mio amore la mia complice e tutto
e per la strada fianco a fianco
siamo molto più di due          
poesia M. Benedetti




mercoledì 12 ottobre 2011

Antiche pietre

 I colori caldi dell'autunno riscaldano le campagne....i rossi melograni , il violaceo delle olive arrivate a maturazione, il giallo e il ruggine delle foglie,i toni aranciati dei fichi d'india.
Tutt'intorno il grigio dei muretti a secco.  La costruzione dei muretti a secco  è antichissima qui da noi. La mamma mi racconta che   il suo bisnonno faceva questo  pesante mestiere . Oggi sono rimasti in pochissimi a farlo.

Le pietre venivano recuperate dall'interno dei campi, per avere più terra libera da coltivare; poi venivano  frantumate , ed infine posate una sull'altra senza l'aiuto della malta . 
I muretti a secco ,  contraddistinguono le campagne del Salento . Ogni proprietà è divisa da questi muretti che hanno un fascino severo,forte e semplice

 

 Quando li guardo immagino sempre il laborioso lavoro dell'uomo: dissodare il terreno dalle pietre, spaccarle , smussarle, selezionarle,  incastrarle bene una sull'altra con le sole mani: in un gioco paziente , senza fretta ,fatto con umiltà e destinato ad essere eterno.


Amo le pietre per questa loro capacità di resistere al tempo ....quando viaggio, non porto mai con me  souvenir , ma semplicemente una piccola pietra.






martedì 11 ottobre 2011

Un roseo augurio

 Ieri, la seconda  prova dell' abito da sposa di mia figlia ....
Era bellissima in quella nuvola bianca.....come un giglio.
Guarda caso , ho colto stamattina, un giglio dal terrazzo . Non è bianco , ma rosa ...come l'augurio che le voglio fare. Che abbia una vita rosea e felice

domenica 9 ottobre 2011

Una domenica sospesa....


C'è una chiesetta dedicata alla Madonna sulla collina, alle spalle del mio paese.
.Ai suoi piedi, si spande un agglomerato di case bianche in stile mediterraneo e tutt'intorno campi coltivati ed ulivi secolari.
Ci si arriva per mezzo di una tortuosa  stradina che si inoltra nella pineta .
I profumi della macchia mediterranea sono inebrianti e lo sguardo spazia sulla vallata.
Il sole con i suoi raggi illumina le case  e quando toccano cose metalliche rimandano bagliori. Sembrano piccoli diamanti sparsi qua e là...
La chiesa è chiusa  che peccato....Ma posso pregare anche fuori , nel silenzio totale e con gli occhi che abbracciano l'infinito.

 Qui sopra Dio c'è!
Se vai in chiesa la domenica hai la sensazione tremenda che la chiesa sia vuota disabitata da Lui. E non sai se Dio è andato in gita, o se si è ritirato dalla sua casa e ha fatto perdere le tracce.

In chiesa , la domenica il vuoto non si colma ma rischia d'ingigantirsi.

  Sarà colpa dei sacerdoti,  ma c 'è qualcosa che manca alla messa che è andato perduto e non sappiamo spiegarcela .
Qualcosa che non sappiamo bene, se manchi alla chiesa,  al celebrante, ai fedeli, o dentro ciascuno di noi.

Mi sento più vicina a Dio qui, che non in una cattedrale.


  La solitudine ,il silenzio, l'altezza , questo sguardo che abbraccio il creato, il canto degli uccelli che sostituiscono la pomposità degli organi, l'ascolto del  battito del cuore creano un'alchimia perfetta.
Una sensazione di calore scende in tutto il corpo e ti senti avvolto da un caldo abbraccio


Tutto questo mi fa pensare all'infinito e alla poesia del Leopardi che riporto.
Le sue sensazioni  sono anche le mie...                                BUONA DOMENICA

L'INFINITO
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s'annega il pensier mio:
E il naufragar m'è dolce in questo mare.










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