domenica 9 ottobre 2011

Una domenica sospesa....


C'è una chiesetta dedicata alla Madonna sulla collina, alle spalle del mio paese.
.Ai suoi piedi, si spande un agglomerato di case bianche in stile mediterraneo e tutt'intorno campi coltivati ed ulivi secolari.
Ci si arriva per mezzo di una tortuosa  stradina che si inoltra nella pineta .
I profumi della macchia mediterranea sono inebrianti e lo sguardo spazia sulla vallata.
Il sole con i suoi raggi illumina le case  e quando toccano cose metalliche rimandano bagliori. Sembrano piccoli diamanti sparsi qua e là...
La chiesa è chiusa  che peccato....Ma posso pregare anche fuori , nel silenzio totale e con gli occhi che abbracciano l'infinito.

 Qui sopra Dio c'è!
Se vai in chiesa la domenica hai la sensazione tremenda che la chiesa sia vuota disabitata da Lui. E non sai se Dio è andato in gita, o se si è ritirato dalla sua casa e ha fatto perdere le tracce.

In chiesa , la domenica il vuoto non si colma ma rischia d'ingigantirsi.

  Sarà colpa dei sacerdoti,  ma c 'è qualcosa che manca alla messa che è andato perduto e non sappiamo spiegarcela .
Qualcosa che non sappiamo bene, se manchi alla chiesa,  al celebrante, ai fedeli, o dentro ciascuno di noi.

Mi sento più vicina a Dio qui, che non in una cattedrale.


  La solitudine ,il silenzio, l'altezza , questo sguardo che abbraccio il creato, il canto degli uccelli che sostituiscono la pomposità degli organi, l'ascolto del  battito del cuore creano un'alchimia perfetta.
Una sensazione di calore scende in tutto il corpo e ti senti avvolto da un caldo abbraccio


Tutto questo mi fa pensare all'infinito e alla poesia del Leopardi che riporto.
Le sue sensazioni  sono anche le mie...                                BUONA DOMENICA

L'INFINITO
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s'annega il pensier mio:
E il naufragar m'è dolce in questo mare.










4 commenti:

  1. Ornella, you live in such a beautiful place! The first pictute took my breath away! Thank you!

    RispondiElimina
  2. Beautiful post and photos!

    Have a nice new week, kisses dear Ornella:)

    RispondiElimina
  3. Lovely blog. Your photos are very nice. I agree that the best place to meet God is in simple places without grandeur. Enjoy the week

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

AddThis

Bookmark and Share