martedì 7 giugno 2016

Fiumi di parole

 Fiumi di parole attraversano l'aria.
Se  rimaniamo  in silenzio  riusciamo a sentirle : urlate , sussurrate ,cantate, bisbigliate, interrotte ,calde, strazianti, timide, invitanti, dolci, motivanti, stonate, languide, illuminanti, incitanti, emozionanti, sarcastiche, irriverenti, allarmanti, poche, tante, divertenti, educate, giuste, sbagliate...
Potrei continuare ancora per molto , così tanti sono gli aggettivi e così tante la parole che ogni giorno si dicono .
Quasi sempre volano via, ma alcune a volte,  rimangono ferme bloccate a mezz'aria, qualcosa o qualcuno le trattiene.
 In questa moltitudine di parole e di suoni , quelle che non riusciamo più , purtroppo , a percepire  sono le parole che provengono dal cuore.
 Non ci sono lettere e sillabe nel cuore, perchè qui, non c'è bisogno di parole .
Qui tutto è un sentire , le parole se ci sono, si leggono  negli occhi , guardandosi  direttamente in faccia.
Non possono essere fraintese , le parole del cuore!
  Hanno tutta la potenza e il calore dei sentimenti  e si sentono forti , per questo!
Possono essere messe in discussione , ce ne potrà essere qualcuna stonata, tra tante , la percepiamo a volte, ma  se siamo certi della sua provenienza, non potrà farci male o ferirci.
Se poi , siamo convinti delle nostre verità perdendo  fiducia nella sincerità delle parole, trovandole per questo menzognere  , basterebbe  farci guidare nel giudizio  dal numero   delle  azioni  che l'altro fà o ha fatto, in passato , per noi.
 Con i fatti non ci si può sbagliare!.
Non possono le azioni  dare adito a cattive interpretazioni.
Non hanno  le mille  sfumature delle parole  e confondere, sono sincere loro, o sono bianche o sono nere. Le vedi!
Senza lettere e senza alfabeto comunicano ciò che devono .

Un migliaio di parole non lasciano un’impressione tanto profonda quanto una sola azione.
(Henrik Ibsen)
Le parole erano inadeguate o impossibili. Intendevano troppe cose. Oppure significavano nulla
(Patricia A. McKillip)

Le parole sono il diavolo, noi lì a credere di lasciarci uscire dalla bocca solo quelle che ci convengono e, tutt’a un tratto, ce n’è una che s’intrufola, non abbiamo visto da dove sia spuntata, nessuno l’aveva chiamata, e, a causa di quella parola, che non di rado avremo poi difficoltà a ricordare, la rotta della conversazione cambia bruscamente quadrante, ci mettiamo ad affermare ciò che prima negavamo, o viceversa.
(José Saramago)

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