giovedì 11 luglio 2013

Violaciocca Matthiola incana




























Non hanno ancora inventato un marchingegno capace di captare e catturare l'odore meraviglioso dei fiori.
Alcuni fiori emanano sentori incantevoli, difficili da dimenticare una volta che si sono percepiti.
E se ciò, avviene nella prima infanzia,  ce li porteremo sempre con noi, nel naso e nel cuore.
Risentirli nell'età matura è come sfogliare le pagine di un album, o vedere srotolarsi una pellicola sotto i nostri occhi.
Il giardino di mia nonna  era pieno di violaciocche, poi da allora non  le ho più viste in giro.
Un anno fa, in un vivaio, ne vidi una e sotto la scia dei ricordi la comprai. Non ebbe buon esito la sua entrata sul mio balcone , ma continuavo comunque  ad annaffiarla.
In quel vaso  non mi decidevo mai a piantare qualcos'altro. Finchè eccola, è  rinata riempiendo l'aria di profumo e di ricordi!
Non ci sono parole per descrivere il profumo inebriante delle violaciocche.
Vorrei avere il dono di conservarlo in un barattolo, come si fa per le marmellate, e poi dispensarlo a comando a chi è triste e stanco.


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