Dobbiamo imparare a vivere la bellezza delle cose transitorie in modo tale che non imprigioni ,che sia un cammino verso qualcosa di più bello ed eterno
Dall'immagine tesa 
vigilo l'istante 
con imminenza di attesa – 
e non aspetto nessuno: 
nell'ombra accesa 
spio il campanello 
che impercettibile spande
 un polline di suono – 
e non aspetto nessuno: 
fra quattro mura 
stupefatte di spazio 
più che un deserto 
non aspetto nessuno: 
ma deve venire; 
verrà, se resisto, 
a sbocciare non visto, 
verrà d'improvviso, 
quando meno l'avverto: 
verrà quasi perdono 
di quanto fa morire, 
verrà a farmi certo 
del suo e mio tesoro, 
verrà come ristoro 
delle mie e sue pene, 
verrà, forse già viene 
il suo bisbiglio. 
 poesia di C. Rebora 



 


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