sabato 30 agosto 2014

Una mora ...un' amore


Rovi senza spine gettano i lunghi tralci carichi di more sulla staccionata . 
Le more sul terrazzo sono belle mature , so , guardandole, che siamo agli sgoccioli dell'estate...
 Le more ... ah, adoro le more!
 E' come rivedermi bambina in campagna con le mani scorticate dalle spine e la bocca sporca ricolma di more succose. La polvere ricopriva i numerosi cespugli lungo i cigli delle stradine sterrate, mentre il caldo degli ultimi giorni d'agosto le tingeva di nero, imprigionando dentro tutti i sapori della calda stagione che lentamente si affievoliva
L'ho amato ed odiato ,questo piccolo frutto nero!
Finiva con l'estate il pesante lavoro dei miei, le more a quella bambina , suggerivano che  mancava poco . 
Solo a vederle , io gioivo!
L'ho odiate , invece, per via della mia carnagione piuttosto scura, perchè mi dicevano che ero una: "piccola, bella mora"
E non so perchè, giuro, io questa frase, la sentivo come un'offesa.
L'ho capito negli anni . Era il retaggio di una certa educazione.
La pelle chiara , nei primi del novecento era delle persone di un certo livello sociale, che avevano una pelle diafana e si nascondevano dai raggi solari , mentre la pelle scura era dei braccianti e dei popolani costretti a lavorare sotto il sole.
Ora , questa distinzione è assurda ,visto le ore che passiamo sotto il sole solo per abbronzarci.
Ora sorrido quando mi dicono :sei  una "bella mora" .
 Sono come  quel piccolo frutto nero, aspro e dolce insieme che regala gioia a chi riesce a raggiungerlo. Non è per tutti i palati, è certo,  ma  solo per quelli che amano le cose semplici e vere  e ... per i coraggiosi






2 commenti:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

AddThis

Bookmark and Share